§1. Il Corso è espressione di linee culturali e tradizioni di ricerca presenti nella Scuola di Economia e Management. L'obiettivo generale è la formazione di capacità di sviluppo di strumenti specifici e di attitudini per analisi di tipo economico e per interventi in sistemi economici complessi, grazie a un insieme di conoscenze di ambito economico generale e applicato, economico aziendale, matematico-statistico e giuridico, e col supporto di competenze trasversali e interdisciplinari. La formazione del Corso ha fondamento in una comune e solida preparazione di primo livello negli ambiti succitati.
§2. Il Corso propone una formazione specifica, basata da una parte sul confronto fra dimensioni economiche e giuridiche nel funzionamento delle imprese e dei sistemi produttivi e finanziari, ivi comprese la prospettiva storico-evolutiva e l'analisi degli aspetti territoriali e di sostenibilità ambientale delle attività produttive, e dall'altra sullo sviluppo degli approcci di economia politica e il confronto coi metodi quantitativi e analitici di interpretazione della realtà sociale. I due curricula del Corso corrispondono ai due tipi di obbiettivi formativi specifici, e possono consentire allo studente di sviluppare conoscenze sulle quali abbia già maturato un orientamento entro gli studi del primo livello.
§3. Le conoscenze, competenze e attitudini sviluppati all'uscita consentono l'inserimento professionale in vari campi di operatività, privati o pubblici, dalle professioni per le imprese, a quelle per uffici studi e di programmazione delle politiche di enti associativi e pubblici di vario ordine e grado, in Italia ma anche all'estero. Il tipo di formazione impartita si propone anche di sollecitare alla ricerca scientifica gli studenti più portati, mettendoli in grado di affrontare la continuazione degli studi verso la formazione di terzo livello.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
§1. Il CdS è dotato di un Comitato della didattica presieduto dal Presidente del CdS che lo convoca. Salvo quanto stabilito da eventuali normative sopraordinate, tale Comitato: a) comprende almeno altri quattro docenti del CdS scelti e nominati dal Presidente, e almeno due rappresentanti degli studenti ove eletti; b) è immediatamente operativo, anche se soggetto a conferma nel primo Consiglio di Corso utile; c) ha sedute valide se è presente la maggioranza dei docenti aventi diritto; d) delibera col voto della maggioranza assoluta dei presenti; e) ha la responsabilità delle attività di verifica dei requisiti curriculari e di preparazione personale per l'accesso al CdS di cui ai commi successivi, oltre che delle altre funzioni previste dallo Statuto di Ateneo e comunque di tutte quelle delegabili dal CdS.
§2. Il laureato del corso di laurea in Economia e commercio di Firenze (L-33) ha i requisiti curriculari e di preparazione personale per l'accesso diretto a Scienze dell'Economia. Tuttavia, il Comitato della didattica può suggerire le scelte curriculari più appropriate tenuto conto delle scelte effettuate e delle competenze maturate nel primo livello, eventualmente anche mediante un colloquio ad opera del Comitato della didattica o di suoi delegati.
§3. Per i laureati in possesso di un titolo di laurea diverso da quello di cui al comma §2, il Comitato della didattica procederà alla verifica dei requisiti curriculari acquisiti anche dopo la laurea sulla base delle tabelle A,B,C,D in Allegato 1, che tengono conto anche della personale preparazione del laureato. Il Comitato della didattica, o suoi delegati, ha la responsabilità di accertare tempestivamente tali requisiti e di indicare le eventuali modalità di recupero da effettuarsi prima dell'iscrizione, eventualmente anche con attività preventive di orientamento.
§4. La verifica della preparazione personale dei laureati in possesso di un titolo di laurea diverso da quello di cui al comma §2 è dichiarata positiva ogni volta che il detto laureato abbia conseguito un voto di laurea, di primo livello o di ordinamento pre-509/1999, non inferiore a 95/110. Con un voto inferiore, la verifica è effettuata ad opera del Comitato della didattica o suoi delegati, il quale terrà conto del curriculum degli studi del candidato considerando gli esami sostenuti, la relativa votazione conseguita, la velocità negli studi e ogni altro elemento ritenuto utile. A tal fine il candidato dovrà presentare un certificato di laurea con indicazione dei singoli esami sostenuti e relativa votazione.
§5. In caso l'esito della valutazione di cui al comma precedente lo riveli necessario, la verifica della preparazione personale del laureato in possesso di un titolo di laurea diverso da quello di cui al comma §2 potrà essere effettuata mediante colloquio o test. L'eventuale colloquio o test verterà sui contenuti generali degli insegnamenti del fondamentali del CdL in Economia e commercio, secondo un syllabus che il Comitato della didattica approva e pubblica sulla pagina web del CdS. Nel caso che la verifica di preparazione personale porti all'accertamento di lacune gravi, il Comitato della didattica può negare l'iscrizione con delibera motivata, salvo quanto previsto da eventuali normative sopraordinate a questo regolamento. Il candidato può ripetere domanda di iscrizione nel successivo anno accademico. In sede di valutazione e approvazione del piano di studi il Comitato per la didattica potrà tener conto del risultato della verifica della preparazione personale.
§6. Modalità e caratteristiche relative delle verifiche di cui ai commi precedenti sono comunque coerenti a quanto previsto dal Regolamento didattico di Ateneo.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
§1. Il Corso è articolato nei seguenti percorsi curriculari (curricula):
a) Economia Istituzioni Imprese
b) Economia politica
§2. Ogni curriculum consente la presentazione di piani di studio ad approvazione "automatica", che rispondono ai requisiti definiti negli allegati tabellari. Ogni curriculum può anche ospitare piani personalizzati, la cui approvazione è vagliata dal Comitato della didattica per accertarne le specifiche motivazioni culturali e professionali. In particolare il Comitato della didattica può definire procedure standardizzate per accogliere percorsi per specifici approfondimenti, per esempio in ambito di economia della qualità e di economia dell'immigrazione, anche sulla base di apposite convenzioni internazionali. Il piano di studio e il curriculum di appartenenza sono riportati nel supplemento al diploma di laurea.
§3. La Programmazione didattica e la pagina web della Scuola di Economia e Management indicano ogni anno gli insegnamenti attivati tra quelli compresi nella tabella allegata al presente Regolamento, i moduli, e la suddivisione degli stessi fra i vari anni di corso. Nel caso di motivata e grave necessità il Corso può deliberare, in sede di programmazione didattica, la sostituzione di un insegnamento previsto in un curriculum con altro insegnamento presente nella lista completa, preferibilmente entro lo stesso settore scientifico disciplinare, e comunque nel rispetto dei vincoli di ordinamento, degli obiettivi formativi curriculari, e dei requisiti quantitativi e qualitativi secondo la normativa nazionale e di ateneo.
§4. Oltre ai requisiti comuni all'accesso, di cui all'articolo 3, il Corso presenta 63 CFU con opzioni non differenziate per curriculum, afferenti ad attività di insegnamento, lingue, laboratorio, scelta autonoma e prova finale (anche se scelta autonoma e prova finale sono ordinariamente orientate per sviluppare interessi formativi personali entro il percorso curriculare selezionato dallo studente). I CFU di opzioni differenziate per curriculum presentano alcune parziali sovrapposizioni di Settore scientifico disciplinare, pur conservando orientamenti ben distinti, coerenti agli obiettivi formativi specifici. Gli stessi vincoli di ordinamento contengono la differenziazione entro gruppi di settori scientifico disciplinari e intervalli di CFU non estesi. Più precisamente:
- L'ambito economico caratterizzante comprende settori scientifici, corrispondenti a temi di economia industriale, di economia politica, di storia economica, di geografia economica, di politica economica e di storia del pensiero economico, la cui presenza diversamente combinata caratterizza i differenti curricula.
- L'ambito giuridico caratterizzante, con un peso variabile tra i due curricola, sviluppa conoscenze già acquisite nella filiera giuridica del primo livello, ha un approfondimento specifico nel curriculum di Economia Istituzioni Imprese mentre gioca una ruolo di supporto nell'altro curriculum.
- L'ambito quantitativo caratterizzante sviluppa conoscenze già acquisite nella filiera quantitativa del primo livello, ma viene orientato in modo da contribuire strumenti e capacità di analisi coerenti agli obiettivi formativi specifici dei curricula, con un peso maggiore nel curriculum Economia politica.
- L'ambito aziendale caratterizzante ha una peso variabile tra i due curricola, e prevede insegnamenti orientati alle specificità curricolari.
- L'ambito degli affini integrativi ha un peso fisso di 12 CFU e corrisponde alla scelta di due insegnamenti, secondo opzioni volte da una parte a rafforzare un comune orientamento interdisciplinare e dall'altra a contribuire all'identità curriculare.
§5. Il curriculum di Economia Istituzioni Imprese si presta a sviluppare la formazione dei laureati del CdL Economia e Commercio, ma anche di laureati di area aziendale e di area sviluppo economico nonché di altri corsi di studio in area socio-economica. Si rinvia per i dettagli alla tabella allegata sulle attività formative. Esso si pone in continuità con i preesistenti curricola di Economia e legislazione per le imprese, Evoluzione dei sistemi economici e Sostenibilità ambientale dei sistemi economici. Il curriculum è finalizzato alla formazione di figure professionali le cui competenze e capacità richiedano attitudini e robuste conoscenze, sotto il profilo economico e giuridico, orientate alla comprensione delle problematiche inerenti l'operatività delle imprese e dei sistemi di impresa, il funzionamento dei mercati ed il relativo ruolo delle istituzioni pubbliche ed economiche. E' data la possibilità di sviluppare competenze specifiche in materia di sviluppo sostenibile ed impatto ambientale delle attività economiche nonché attitudini alla comprensione dei fenomeni economici in una prospettiva storica ed evolutiva. Stante tale preparazione, il curriculum si presta alla formazione di laureati che aspirino a uno sbocco professionale sia come esperto economico all'interno di imprese e della pubblica amministrazione, sia come consulente nell'esercizio di quelle attività libero professionali ad orientamento tipicamente economico-giuridico, e in generale capace di inserirsi in una ampia gamma di posizioni lavorative di tipo professionale, dirigenziale e di consulenza, anche nei tessuti di piccola media impresa che caratterizzano la Toscana centrale. A tal fine i CFU della parte specifica del curriculum sono ordinariamente distribuiti nel modo seguente fra le seguenti aree di conoscenza:
- Area economica: in tale area, gli studenti possono scegliere insegnamenti che forniscono conoscenze e competenze necessarie: ad affrontare in chiave interdisciplinare lo studio e l'analisi dei mercati e degli operatori del mercato in un contesto fortemente dinamico e globalizzato anche esaminando delle istituzioni pubbliche; ad approfondire lo studio dei sistemi economici locali, a livello industriale, territoriale e agro-ambientale, anche con metodiche storico-evolutive, per ricostruire e collocare nel contesto storico problemi ed eventi di rilevanza economica; a sviluppare conoscenze e strumenti metodologici per lo studio delle relazioni tra le attività economiche e l'ambiente e per la loro regolazione, con specificazioni a livello geografico-territoriale e agro-ambientale.
- Area giuridica: le competenze giuridiche acquisibili attraverso l'offerta formativa di questa area di conoscenza, non solo sono funzionali all'apprendimento delle "regole" privatistiche e pubblicistiche poste a disciplinare i mercati, gli operatori del mercato e le relazioni con l'ambiente, ma anche a sensibilizzare lo studente ad un uso dello strumentario giuridico in termini di lettura interdisciplinare delle importanti trasformazioni economiche ed istituzionali in atto.
- Area quantitativa: gli insegnamenti di tipo matematico e statistico rappresentano per lo studente la possibilità di acquisire le conoscenze teoriche e pratiche per la comprensione e la gestione dei rischi economici e finanziari, per l'analisi della sostenibilità ambientale dei fenomeni economici e per l'analisi statistica di serie storiche con particolare riguardo alla misura e all'analisi dei fenomeni economico-sociali.
- Area aziendale: in tale area lo studente ha l'opportunità di integrare le conoscenze già acquisite del funzionamento delle istituzioni economiche (mercati, operatori, sistemi di impresa) apprendendo competenze di tipo aziendalistico utili a valutare e verificare gli aspetti strategici sia in relazione ai mercati sia per gli operatori sotto il profilo reddituale, patrimoniale e di governance.
§6. Il curriculum Economia Politica si presta a sviluppare la formazione economico-quantitativa di laureati del CdL in Economia e Commercio oltre che di laureati di area sviluppo economico. Si rinvia per i dettagli alla tabella allegata sulle attività formative. Il curriculum è volto alla formazione di figure di esperto in economia politica. Il laureato potrà puntare ad assumere posizioni di responsabilità direttive sia nel settore privato che nel pubblico, in ambito nazionale e delle organizzazioni internazionali; dovrà essere in grado di avviarsi con solide basi agli studi per il dottorato di ricerca, alla ricerca economica presso uffici studi di organizzazioni pubbliche e private, oppure nell'ambito del giornalismo e dei media. A tal fine i CFU della parte specifica del curriculum sono ordinariamente distribuiti fra le aree di conoscenza in modo da conseguire i seguenti obiettivi formativo:
- Area economica: acquisire padronanza degli strumenti e delle metodologie della teoria economica, dell'economia pubblica e della politica economica. Acquisire la capacità di esaminare le problematiche specifiche all'interno di un quadro rigoroso della complessità politica ed economica globale del mondo contemporaneo.
- Area giuridica: conoscenza dei principi e degli istituti dell'ordinamento giuridico nell'ambito della concorrenza, dei mercati e del commercio internazionale.
- Area quantitativa: acquisire le competenze metodologiche e gli strumenti per l'analisi dei fenomeni economici e finanziari attraverso modelli matematici ed econometrici.
- Area aziendale: conoscere e saper utilizzare metodi e strumenti di analisi, interpretazione e intervento relativi alle imprese e ai sistemi locali di impresa.
§7. Entro i vincoli di ordinamento gli organi del CdS possono deliberare il riconoscimento di piani liberi secondo una struttura standardizzata nell'ambito di rapporti convenzionali di riconoscimento reciproco di lauree magistrali con università straniere, oppure per favorire l'accesso a laureati di CdS diversi da Economia e commercio ex 207/2004 ma compatibili all'accesso a percorsi con obiettivi formativi specifici propri di Scienze dell'economia.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
§1. Il corso ha durata normale di 2 anni. L'attività normale dello studente corrisponde al conseguimento di 60 CFU all'anno, salvo limitati adattamenti curriculari. Lo studente che abbia ottenuto 120 CFU, adempiendo a tutto quanto previsto dal Corso, e tutti in attività distinte da quelle relative a 180 CFU riconosciuti nella laurea di provenienza, può conseguire il titolo anche prima della scadenza biennale.
§2. Un CFU corrisponde a 25 ore di lavoro standard. Una parte di queste, ordinariamente tra 6 ed 8 ore, sono dedicate ad attività frontali, quali lezioni ed esercitazioni. Sulla base di apposita delibera da parte del Comitato della Didattica, i singoli insegnamenti possono adottare una diversa forma di organizzazione del lavoro, integrando o sostituendo parte dell'attività frontale con seminari o altre attività aventi la medesima finalità. Per le attività a carattere professionalizzante o comunque volte a favorire l'introduzione nel mondo del lavoro, quali laboratori, tirocini, moduli professionalizzanti, l'organizzazione del lavoro è preventivamente definita dal Comitato della Didattica in relazione alle specifiche caratteristiche dell'attività formativa stessa.
§3. La verifica del profitto individuale raggiunto dallo studente e il conseguente riconoscimento dei crediti maturati in ogni attività formativa, che può avere forma scritta, orale o combinata, è effettuata da apposita commissione costituita secondo le norme contenute nel Regolamento didattico di Ateneo e presieduta dal responsabile dell'attività formativa.
§4. Gli insegnamenti caratterizzanti e affini sono valutati con voto espresso in trentesimi, con eventuale lode. L'esito della valutazione per ciascun esame si considera positivo ai fini dell'attribuzione dei crediti se viene conseguito un punteggio non inferiore a 18/30 (diciotto su trenta). Nel caso di insegnamenti svolti all'estero il voto, opportunamente certificato, viene convertito in trentesimi.
§5. Il numero degli esami e delle valutazioni di profitto, calcolato ai sensi dell'art.4 comma 2 dell'allegato 1 al Decreto Ministeriale 26 luglio 2007, non è superiore a 12.
§6. E' possibile prevedere insegnamenti impartiti a distanza utilizzando adeguate piattaforme di e-learnig. Le verifiche di profitto dovranno comunque svolgersi nel rispetto delle modalità definite al comma §3 e di quanto previsto dal regolamento didattico di Ateneo.
§7. Alcuni insegnamenti – o parte di essi - possono essere impartiti in lingua inglese, se previsto nei curricola, o in sede di programmazione didattica, o se comunque autorizzato dal Comitato della didattica.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
§1. Lo studente ha all'accesso requisiti curriculari di lingua inglese ordinariamente corrispondenti al livello di uscita dal CdL di Economia e commercio di Firenze*. Tale conoscenza deve comunque garantire allo studente la possibilità di seguire un insegnamento in lingua inglese e/o di fruire di materiale didattico in inglese.
§2. In caso di necessità, la valutazione del possesso delle predette conoscenze linguistiche può essere demandata a strutture specializzate sia interne che esterne all'Università di Firenze che, in accordo con il CdS, stabiliscono le modalità di verifica ed il livello di conoscenza necessario per l'accesso.
*La verifica della conoscenza della lingua inglese prevista nell'ambito del corso di studi di primo livello fa riferimento alla conoscenza di abilità linguistiche al livello B1 orale e al livello B2 su abilità di comprensione scritta.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
§1. Per le attività che non corrispondono a insegnamenti universitari, per le attività di tirocinio e per l'accertamento dell'abilità linguistica, la valutazione può essere espressa dall'apposita commissione sotto forma di idoneità, e in tal caso l'attività non entra nel calcolo della media complessiva dei punteggi conseguiti dallo studente.
§2. I crediti previsti per il tirocinio si acquisiscono con l'attestazione del completo svolgimento delle attività previste nel progetto di tirocinio da compiersi secondo le modalità previste dal CdS o, in mancanza, dalla Scuola di Economia e Management dell'Università di Firenze.
§3. I crediti previsti per le attività di Laboratorio di cui all'art.10 comma 5 lettera d di cui al DM 270/2004 sono valutati – salvo diversa specificazione – con voto espresso in trentesimi, ed eventuale lode, secondo quanto disposto dell'articolo 5 comma 4. Tali attività di laboratorio sono considerate nel calcolo del numero massimo degli esami e delle valutazioni di profitto di cui all'art.5 comma 5.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
§1. La verifica dei CFU e la convalida di attività conseguiti in periodi di studio all'estero è effettuata dal Comitato della didattica, o suo delegato alle Relazioni internazionali, sulla base della documentazione prodotta dallo studente interessato direttamente o tramite i competenti uffici della Scuola di Economia e Management o dell'Università di Firenze.
§2. Salvo i casi espressamente autorizzati o salvo convenzioni per il riconoscimento reciproco dei titoli di studio con università straniere, l'eventuale periodo di studio all'estero dello studente del CdS ha durata convenzionale pari a un semestre e non possono essere convalidate attività (insegnamenti, lingua, stages, e altro) per più di 30 cfu a semestre di frequenza all'estero.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
§1. Obblighi di frequenza per singoli insegnamenti o attività formative possono essere stabiliti dal CdS con apposita delibera. Per gli studenti che certifichino l'impossibilità parziale o assoluta alla frequenza ad una o più attività a frequenza obbligatoria, la struttura didattica competente può individuare forme alternative di attività che consentano l'acquisizione dei crediti corrispondenti. La frequenza è in ogni caso obbligatoria per i tirocini e le attività di laboratorio.
§2. Il CdS in occasione della programmazione didattica annuale, stabilisce le eventuali propedeuticità. In ogni caso, salvo espressa disposizione in senso contrario, gli esami relativi ad insegnamenti individuati da uguale denominazione e un numero d'ordine progressivo, devono essere sostenuti secondo il numero d'ordine ad essi assegnato.
3. Nel caso di insegnamenti articolati in due moduli denominati in ordine successivo (in genere mod. a e mod. b), salvo espressa disposizione in senso contrario, il superamento dell'esame relativo al primo modulo è propedeutico al sostenimento del secondo.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
Gli organi del CdS possono prevedere in maniera autonoma o deliberare l'adesione a forme di didattica differenziata per studenti a tempo parziale predisposte dalla Scuola di Economia e Management o dall'Ateneo.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
§1. La scadenza di presentazione dei piani di studio dovrà avvenire secondo i termini previsti dal Regolamento Didattico di Ateneo. Ogni piano approvato rispetta i vincoli sui CFU formativi previsti dal D.M. del 16/03/2007, n. 157, dal prospetto delle attività formative dell'ordinamento didattico del Corso, e da quanto previsto in questo regolamento all'art. 4 e relativi allegati.
§2. Nel caso in cui lo studente abbia anticipato negli esami di primo livello, per esempio nelle scelte autonome o perché proveniente da ordinamento previgente, insegnamenti o contenuti obbligatori nel curriculum prescelto in questo CdS, si procede nel modo seguente: posto quanto qui previsto al comma §1 dell'art. 5, l'esame curriculare dovrà essere sostituito con altro, per uguali CFU, e possibilmente nello stesso SSD, comunque nei SSD di ordinamento per l'ambito che comprende l'esame in questione, possibilmente entro la lista degli insegnamenti del regolamento, oppure con piani liberi anche fuori lista.
§3. Nel caso che le attività di scelta autonoma siano individuate dallo studente tra le attività formative di cui in Allegato 2, il piano di studio sarà considerato ad approvazione automatica. In caso contrario l'approvazione sarà subordinata alla valutazione favorevole del Comitato della didattica, tenuto conto della coerenza culturale dell'attività proposta con i contenuti formativi del curriculum prescelto.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
§1. La prova finale prevede l'assegnazione di 21 CFU e consiste nell'elaborazione di una tesi scritta sotto la guida di un docente tutor didattico che è anche relatore, e la sua presentazione a una commissione di docenti, innanzi alla quale viene discussa. Il tutor didattico della tesi è individuato tra i docenti titolari di insegnamenti attivati o mutuati dal corso di Laurea, presenti nell'Allegato 2 del Regolamento; lo studente che intenda svolgere la prova finale in un insegnamento non presente nell'Allegato 2 del Regolamento del Corso di Laurea dovrà farne preventivamente richiesta motivata al Comitato della didattica. La commissione è costituita rispettando il numero minimo e la composizione prevista dal Regolamento didattico di Ateneo, e secondo ulteriori regole eventualmente deliberate a livello di Scuola di Economia e Management.
§2. La tesi consiste in un elaborato su temi scientificamente rilevanti che deve dimostrare la capacità del candidato di approfondire tematiche complesse con rigore scientifico e chiarezza espositiva, nonché di saper formulare proprie opinioni supportate da una coerente motivazione e da metodi adeguati propri di uno o più ambiti di discipline economiche. Si richiede una elaborazione originale, una ampia ricerca e la capacità di padroneggiare tecniche e strumenti propri della ricerca scientifica, eventualmente anche col supporto di attività di laboratorio apposite.
§3. La valutazione finale espressa dalla commissione di docenti con un punteggio in centodecimi terrà conto, oltre che della qualità della tesi e della qualità della sua esposizione e difesa innanzi alla commissione, dell'intero percorso di studi magistrale svolto dallo studente.
§4. Per essere ammessi alla prova finale è necessario aver prima conseguito tutti i crediti relativi alle altre attività formative previste dal piano di studi. Al momento dell'assegnazione della tesi da parte del relatore, o comunque per poter essere ammessi alla prova finale, è necessario avere ottenuto l'attestazione di frequenza del corso sugli strumenti e tecniche di ricerca bibliografica nelle scienze economiche, offerto dalla Biblioteca delle Scienze Sociali. Ciò fatta salva l'espressa dispensa che il relatore della tesi di laurea può concedere allo studente in casi particolari, secondo le indicazioni e modalità previste dal Comitato della didattica.
§5. Alla prova finale sarà attribuito un punteggio di merito che concorre alla formazione del voto finale di laurea. Questo tuttavia deve essere basato significativamente sui risultati conseguiti nell'intero percorso di studi, ovvero sui voti conseguiti nei singoli esami e sui tempi di conseguimento del titolo. Un apposito regolamento stabilisce l'implementazione di tali criteri.
§6. La laurea magistrale e il relativo titolo sono assegnati nel caso che il punteggio finale sia non inferiore a 66/110.
§7. Il corso di studi potrà prevedere che il sostenimento della discussione dell'elaborato avvenga in modo separato dalla proclamazione del conseguimento del titolo di studio.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
§1. Lo studente può chiedere il riconoscimento di attività formative svolte presso altri corsi di studio di Università, italiane o straniere, avendo cura di produrre idonea documentazione in merito al programma di studio effettivamente svolto. Possono essere previsti colloqui di verifica delle conoscenze effettivamente possedute. Nei casi di passaggio da corsi di laurea appartenenti alla stessa classe LM-56 la quota di crediti relativi al medesimo settore scientifico-disciplinare direttamente riconosciuti allo studente non può essere inferiore al 50%. I voti degli insegnamenti accreditati sono quelli conseguiti dallo studente in trentesimi.
§2. Secondo quanto previsto dall'articolo 14, comma 1, della Legge 30 dicembre 2010, n.240, lo studente può chiedere il riconoscimento di conoscenze ed abilità professionali maturate nel corso della propria attività lavorativa nonché di altre conoscenze e competenze maturate in attività formative di livello post-secondario. I relativi crediti possono essere attribuiti tenendo conto della coerenza di dette competenze con il raggiungimento degli obiettivi formativi del corso di laurea, sulla base delle opportune certificazioni prodotte dallo studente e di eventuali colloqui di verifica delle conoscenze effettivamente possedute. Il riconoscimento di competenze professionali può avvenire nel limite massimo di 12 cfu, e comunque nei limiti di quanto previsto da normative sovraordinate; rientra in questo limite anche il riconoscimento di attività lavorative a titolo di tirocinio.
§3. Possono essere riconosciute competenze linguistiche acquisite da enti esterni se appositamente accreditati.
Servizi di tutorato
I servizi di tutorato agli studenti del CdS comprendono:
a) i servizi di orientamento all'entrata, in itinere, e in uscita predisposti dalla Scuola di Economia e Management e ai quali il CdS aderisce e contribuisce;
b) le attività del Comitato della didattica e dei delegati dello stesso comitato;
c) i servizi di supporto ai tirocini somministrati dal Polo delle scienze sociali, ai quali il CdS aderisce e contribuisce;
d) i servizi di supporto agli scambi internazionali somministrati dalla Scuola di Economia e Management e dal Polo delle scienze sociali, ai quali il CdS aderisce e contribuisce;
e) il tutoraggio assicurato da un docente per la elaborazione della tesi di laurea;
f) altri servizi di Ateneo o della Scuola di Economia e Management ai quali il CdS può aderire e contribuire.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Nel rispetto della normativa sulla privacy e di quanto previsto al riguardo dalla Scuola di Economia e Management e dall'Ateneo, il CdS provvede a dare pubblicità ai procedimenti ed alle decisioni assunte tramite il proprio sito internet.
Valutazione della qualita'
§1. Il CdS adotta sostanziali procedure di valutazione della qualità. Gli organi del CdS verificano la fattibilità e sono tenuti e mettere in atto entro 2 anni dall'attivazione un sistema di gestione della qualità secondo il modello CRUI oppure secondo modelli differenti ove il CdS ne rilevi la convenienza complessiva.
§2. Il CdS adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal Servizio di valutazione della didattica di Ateneo per tutti i corsi di insegnamento tenuti e per tutti i docenti.
Norme transitorie
§1. Per il passaggio dall'ordinamento ex 509/1999 a quello ex 270/2004 le corrispondenze nominative sono illustrate nella tabella delle corrispondenze in allegato. Non vi è corrispondenza necessaria nei CFU. Questo significa che nel caso di carenza di CFU in un determinato ambito lo studente dovrà sostenere esami integrativi; nel caso di eccesso di CFU in un determinato ambito, i CFU in eccesso saranno classificati come "attività integrative di SSD (qualificato)" e utilizzati se possibile nello stesso ambito o in altri ambiti, fra cui la scelta autonoma, con capienza nei SSD in eccesso.
§2. La scelta di rimanere nell'ordinamento previgente non pregiudica la possibilità di decidere successivamente il passaggio nel nuovo ordinamento, mentre la scelta di passare nel nuovo ordinamento viene considerata irrevocabile.
§ 4. A coloro che si sono laureati nei corsi di laurea triennale ex DM 509/99 dell'ateneo fiorentino e che intendono immatricolarsi al corso di laurea magistrale ex DM 270/04 in continuità è garantita – se previsto dal manifesto degli studi dell'Ateneo – l'immatricolazione diretta, considerando virtualmente assolta la verifica della preparazione individuale. E' fatta salva la facoltà da parte del Comitato della Didattica di sottoporre il laureato ad un colloquio di orientamento peraltro non obbligatorio.
§5. Per quanto non previsto nei commi precedenti si rinvia a quanto stabilito dalla Scuola di Economia e Management o dall'Ateneo.
Allegati al Regolamento
ALLEGATO 1: Verifica dei requisiti curriculari e della formazione di base necessaria all'accesso secondo quanto previsto al comma §4 dell'art. 3 del presente regolamento.
In termini generali i requisiti curriculari corrispondono ai CFU, ai SSD e ai contenuti generali degli insegnamenti fondamentali di Economia e commercio, a cui si aggiunge la conoscenza della lingua inglese. Tale conoscenza deve comunque garantire allo studente la possibilità di seguire un insegnamento in lingua inglese e/o di fruire di materiale didattico in inglese.
In termini operativi il Comitato della didattica procederà alla verifica dei requisiti curriculari acquisiti anche dopo la laurea, sulla base delle tabelle A, B, C, D riportate di seguito:
TAB. A. Se il voto di laurea è inferiore a 95/110:
- almeno 18 CFU nei SSD SECS-P/01
- almeno 18 CFU ulteriori nei SSD SECS-P/01, SECS-P/02, SECS-P/03, SECS-P/04, SECS-P/05, SECS-P/06
- almeno 6 CFU nei SSD AGR-01, M-GGR/02, SECS-P/12, SECS-P/13
- almeno 18 CFU nei SSD SECS-P/07, SECS-P/08, SECS-P/11
- almeno 9 CFU nei SSD IUS/01
- almeno 9 CFI nei SSD IUS/02, IUS/04, IUS/05, IUS/07, IUS/09, IUS/10, IUS/13, IUS/14
- almeno 9 CFU nei SSD SECS-S/06
- almeno ulteriori 12 CFU nei SSD SECS-S/01, SECS-S/03, SECS-S/04, SECS-S/06
TAB. B. Se il voto di laurea è non inferiore a 95/110:
- almeno 27 CFU nei SSD SECS-P/01, SECS-P/02, SECS-P/03, SECS-P/04, SECS-P/05, SECS-P/06
- almeno 6 CFU nei SSD AGR-01, M-GGR/02, SECS-P/12, SECS-P/13
- almeno 18 CFU nei SSD SECS-P/07, SECS-P/08, SECS-P/11
- almeno 18 CFU nei SSD IUS/01, IUS/02, IUS/04, IUS/05, IUS/07, IUS/09, IUS/10, IUS/13, IUS/14
- almeno 21 CFU nei SSD SECS-S/01, SECS-S/03, SECS-S/04, SECS-S/06
TAB. C. Se il voto di laurea è non inferiore a 105/110 si possono dispensare 18 CFU della tabella B per i laureati in possesso di laurea di primo livello conseguita in un Corso di laurea attivato presso la Scuola di Economia e Management di Firenze nelle Classi L-18 o L-37 (o equivalenti Lauree ai sensi del DM 509/99), oppure in possesso di laurea di primo livello nella Classe 33 (o equivalente Laurea ai sensi del DM 509/99) conseguita in altro Ateneo.
TAB. D. Se il voto di laurea è non inferiore a 110/110, le lacune nei requisiti curriculari sono giudicate in ogni caso recuperabili per i laureati di cui in TAB. C.
In ogni caso il Comitato della didattica definisce, col candidato all'iscrizione, opportune scelte di piano di studio, a fronte dei requisisti curriculari e della preparazione personale all'accesso.